Il Coordinamento di cittadine e cittadini, associazioni, enti e istituzioni locali contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi lancia nuovamente la campagna #TiVotoSoloSe in vista delle elezioni Europee di giugno e delle elezioni regionali in Piemonte.
Perché il disarmo nucleare e il no alla guerra diventino due impegni seri
del Parlamento Europeo e del Consiglio Regionale del Piemonte
e quindi anche dell’Italia.
Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022 si è avuta una pericolosa svolta verso una guerra mondiale non più “a pezzi”. Ad essa l’Unione Europea ha risposto con una politica di riarmo, che non può che portare a maggiori lutti senza risolvere alcuno dei problemi che hanno portato a questa situazione.
Intanto in tutto il mondo si acuiscono e sorgono sempre nuovi conflitti a cui molti paesi rispondono con la minaccia e l’uso della forza militare, paventando anche la minaccia delle armi nucleari.
Riteniamo fondamentale che i cittadini europei, e quindi i cittadini italiani, avendo la possibilità di esprimersi, cosa non consentita a tutti i cittadini del mondo, facciano sentire la loro volontà di pace e contro la guerra, per il disarmo nucleare che tutti i sondaggi danno maggioritaria.
Due sono i punti essenziali oggi:
- Eliminare la minaccia nucleare e sostenere la ratifica del Trattato ONU di messa al bando delle armi nucleari (TPNW): le armi nucleari sono immorali ed anche illegali secondo il diritto internazionale. Una guerra nucleare renderebbe l’Europa un deserto ed il mondo forse del tutto inabitabile, senza contare le migliaia di vittime di prima, seconda e terza generazione già esistenti per le esplosioni a Hiroshima e Nagasaki e gli oltre duemila test svolti nel corso dei decenni.
- Ridurre la spesa militare: è necessario invertire la tendenza ad oggi in atto che anche la maggioranza dei nostri rappresentanti al Parlamento europeo ha sostenuto irresponsabilmente. Con allarme abbiamo ascoltato le recenti dichiarazioni dei massimi rappresentanti UE sulla necessità di un’economia di guerra. Le armi sono strumenti di morte e servono per fare la guerra e non la pace. Non si può incentivare la produzione, l’investimento e il guadagno di morte.
L’Italia produce armi da sempre. Un mercato da decine di miliardi di euro di fatturato concentrato in poche aziende: dominano Leonardo e Fincantieri. Nel 2022 hanno superato i 15 miliardi di dollari e rappresentano circa l’80% del fatturato dell’industria militare italiana. L’Italia è il sesto Paese mondiale nel settore della difesa (ultimo rapporto Sipri). (Fonte articolo di Panorama del 6 marzo2024). Oltre a Leonardo (che ha acquisito OTO MELARA) e Fincantieri ne seguono altre di cui ricordiamo: Avio Aero, Thales Alenia Space Italia, Iveco Defence Vehicles, Fabbrica d’Armi Pietro Beretta e molti altri.
C’è un bisogno impellente per spostare gli investimenti dal settore bellico a quello della salute, del lavoro, della scuola e di altri ambiti che sono vitali per il benessere dei cittadini e delle nostre società, per una sicurezza umana.
Per questi motivi chiediamo a tutte/i le/i candidate/i alle prossime elezioni europee e regionali dell’8 e 9 giugno 2024 di impegnarsi per sostenere la ratifica del Trattato ONU che mette al bando le armi nucleari e a opporsi all’aumento delle spese militari.
Renderemo pubblici i nomi di coloro che hanno sottoscritto la dichiarazione seguente.
Scarica il modulo in formato PDF >>>
Vi invitiamo a impegnarvi per una politica di pace e per la pace e a sottoscrivere la dichiarazione ritornandola firmata a:
Coordinamento AGiTe c/o MIR-MN, via Garibaldi 13, 10122 Torino
o via mail a tivotosolose@agite-to.org
Il 27 maggio pubblicheremo la lista dei nomi dei candidati che hanno accettato di sottoscrivere l’impegno per una politica di pace e per la pace e alle ore 11 terremo una conferenza stampa per la presentazione dei risultati della nostra iniziativa presso il Centro Studi Sereno Regis in via Garibaldi 13 a Torino, a cui siete tutte/i invitate/i.
Nel sito di AGiTe www.agite-to.org potrete trovare altro materiale informativo, tra cui il testo del Trattato ONU di messa al bando delle armi nucleari.